23 January, 3 pm Ren.con.tre | Reynold Reynolds at Accademia di Belle Arti di Bologna

23 January, 3 pm Ren.con.tre | Reynold Reynolds at Accademia di Belle Arti di Bologna

Accademia di Belle Arti di Bologna presenta:
ren.con.tre Reynold Reynolds Alis/Filliol Luigi Presicce
Glaucucamaleo di Luca Trevisani
a cura di Lelio Aiello in collaborazione con Davide Rivalta e Giovanni Mundula

Thursday January 23 3pm
Artist talk Reynold Reynolds
Via delle Belle Arti 54, Bologna

Tre artisti per tre occasioni di incontro con l’arte contemporanea italiana e internazionale: a partire da giovedì 23 gennaio 2014, in concomitanza con l’apertura del lungo week end di Arte Fiera, il Dipartimento Arti Visive delll’Accademia di Belle Arti di Bologna presenta un nuovo ciclo di ren.con.tre, progetto a cura di Lelio Aiello in collaborazione con Davide Rivalta e Giovanni Mundula, pensato per offrire al pubblico e alle nuove generazioni di studenti un’opportunità di contatto diretto con gli artisti e un percorso di lettura trasversale della loro opera.
Dopo le scorse edizioni, che hanno ospitato significative personalità della scena artistica Italiana a partire dalla generazione anni 90, il Teatro dell’Accademia è quest’anno lo scenario dei racconti in prima persona del lavoro dell’artista americano Reynold Reynolds (23 gennaio) e di due tra i percorsi artistici più interessanti in Italia, quello del duo Alis/Filliol (30 gennaio) e quello di Luigi Presicce (6 febbraio).

Ad inaugurare ren.con.tre è il 23 gennaio, alle ore 15 Reynold Reynolds (Central Alaska 1966), artista americano con base a Berlino, autore di “The Secret Trilogy”, ciclo di film emblema del suo intero lavoro. La sua ricerca, sempre tesa tra filosofia, scienza, tecnologia e dimensione temporale, si sviluppa attraverso il linguaggio cinematografico utilizzando come principali strumenti le pellicole 16mm, la fotografia HD e lo stop-motion. Le sue installazioni-film, documentari e short film sperimentali toccano il tema del disturbo fisico e psichico insistendo sull’idea della trasformazione che genera decadenza, provocando nello spettatore un senso di disagio e d’impotenza.